lunedì 9 novembre 2009

UNA SQUADRA, UN GRUPPO, UN OBIETTIVO. E IO?


Questa riflessione nasce dopo il primo mese di attività agonistica della nostra ASD. Il sottoscritto oltre che ad essere un atleta (?) della squadra di calcio a 5 segue con passione le vicende degli amici del volley e del basket.
Tutti i lunedì assisto almeno a mezz'ora di allenamento della squadra di basket e noto sempre con piacere quanto tutti i ragazzi (tra questi anche il loro allenatore) si impegnino. So anche con quanta partecipazione si svolgano gli allenamenti della squadra di Angelo e, ovviamente, della squadra di calcetto.
Tutto ciò penso sia molto bello.
Molti di noi conoscono le dinamiche di una squadra, le piccole rivalità interne (a volte un valore aggiunto se vissute nel giusto modo), le scelte di un allenatore da rispettare, l'impegno, la costanza, l'idea di essere sotto valutati, l'idea di sentirsi insostituibili... Tutto questo ci sta fino a un certo punto.
Un atleta ( anche quello che gioca nel CSI) che ha scelto uno sport di squadra, sceglie anche di far parte di un gruppo quindi sarà consapevole che non conta mai quanto lui sia il più forte, sia il migliore dellla partita, sia il più bravo. Perchè se da' importanza a questo non riuscirà mai a dare il meglio per il gruppo, per la squadra e, paradossalmente, per contribuire alla vittoria.
Senza il gruppo IO non conto nulla. Non sarei nemmeno qui a giocare.
Che io sia uno dei più dotati della mia squadra ( e ho detto più dotato, non più forte) e venga sempre schierato in campo mi deve interrogare su ciò che io devo ai miei compagni che stanno fuori. Dovrò dare il massimo anche per loro che sono fuori nonostante magari si siano impegnati più di me durante gli allenamenti.
Ma io schiaccio meglio, difendo meglio, ho un migliore tocco di palla, sono più veloce... OK ma tu senza i tuoi compagni che si allenano con te non lo saresti altrettanto. I compagni che giocano meno e che non rompono i coglioni sono davvero la base di un gruppo solido. Se tutti fossero così quel gruppo crescerebbe davvero di partita in partita. Chi gioca poco ma agli allenamenti da' tutto, c'è sempre, si impegna e non fa mai una polemica ha capito davvero cosa sia lo sport di squadra. Loro sono davvero il valore aggiunto di un gruppo. Capita di passare momenti della stagione sportiva in cui ci si senta come il più forte oppure come il gregario. Oppure capita che non ci si accorga di comportarsi come tali. A volte servono gli altri per dirci di smetterla di fare i fenomeni. Altre volte servono gli altri per dirci che "l'impegno con cui si sta in panchina o si gioca poco" vale quanto un gol, un muro vincente o una bomba da tre.

1 commento:

  1. Spettacolo veramente sta riflessione...mi trovi completamente dalla tua parte. Sono parole sante e secondo me dovremmo farla nostra questa filosofia per il proseguo del campionato.
    Una considerazione..per quanto riguarda il basket..come hai detto tu, anche quelli che stanno in panca sono importanti.
    Infatti della nostra squadra quelli che entrano dalla panca ci mettono 20 volte più le palle dei così detti "titolari"...entrano e fanno il loro 5minuti a tuono...danno il sangue...tutti dobbiamo giocare per una cosa..divertirci (come dice il mister)..e se riusciamo a vincere tanto meglio (come dice il mister). A stasera ragazzi

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